Al momento stai visualizzando Giulio Schiaretti: “La priorità è creare un efficiente servizio di trasporto pubblico che colleghi lo Spip alla città”

Giulio Schiaretti: “La priorità è creare un efficiente servizio di trasporto pubblico che colleghi lo Spip alla città”

Salvatore Robuschi & C srl è una delle aziende che da subito hanno aderito al Comitato per la riqualificazione dello Spip.
Abbiamo intervistato il suo amministratore delegato Giulio Schiaretti.

Avete da poco presentato il logo della Salvatore Robuschi. Perchè questo restyling?

Il logo precedente aveva quindici anni e ci siamo resi conto che nel frattempo la nostra azienda si è trasformata, perchè siamo cresciuti nel numero di dipendenti, nell’organizzazione, nell’offerta di prodotti e abbiamo ampliato lo stabilimento. Tra le varie proposte grafiche di rebranding elaborate, abbiamo scelto quella che mantiene comunque una continuità, perchè i valori della mission aziendale rimangono invariati: essere essenziali per i clienti, mettere il personale al primo posto, concepire il cambiamento come opportunità e impegnarsi per la sostenibilità ambientale.

Cosa fate perchè l’ecosostenibilità non rimanga solo una parola sui giornali?

Fin dall’inizio abbiamo installato impianti fotovoltaici sul tetto dei capannoni.
Tutti i nostri imballaggi seguono le regole dell’economia circolare e quindi il legno, la carta, la plastica e il ferro vengono riutilizzati. Non produciamo rifiuti residui, se non quelli speciali che escono dalla catena di verniciatura, gli oli esausti e i filtri della cabina che vengono smaltiti da operatori specializzati.
Acquistavamo prodotti di carta da utilizzare in produzione per pulire alcuni particolari, mentre adesso ci serviamo solamente di materiale tessile riutilizzabile.
Abbiamo installato in azienda alcune fontanelle di acqua potabile per ridurre l’utilizzo delle bottiglie di plastica monouso.
Abbiamo aderito al progetto del Comune di Parma “Bike to work”, stimolando i lavoratori a recarsi in azienda in bicicletta (pur consapevoli delle difficoltà dovute all’assenza di piste ciclabili di collegamento città-Spip). Stiamo, infine, cercando di inserire la figura del Mobility Manager per far collimare le diverse esigenze di mobilità dei nostri dipendenti.

Quali crede siano gli interventi più urgenti da realizzare allo Spip?

A mio giudizio è prioritario implementare un servizio di trasporto pubblico che consenta lo spostamento dei tanti lavoratori che ogni giorno si muovono verso e dallo Spip. A tal fine si potrebbe realizzare una metropolitana leggera che sfrutti la linea ferroviaria esistente Parma-Suzzara (oggi utilizzata al 2% della sua potenzialità) in alternativa all’uso delle auto private, determinando così un beneficio ambientale e un risparmio per i lavoratori. Alla fermata Spip si potrebbe creare un servizio di bike sharing e di monopattini.
Bisognerebbe poi realizzare piste ciclabili che arrivino dalla città, da Sorbolo, da Baganzola.
Le aree verdi del quartiere dovrebbero essere rese più fruibili, creando percorsi e palestre all’aperto, installando panchine e piantando qualche albero.
Manca un’area di sosta dei tir e alcuni servizi essenziali a disposizione degli autisti.
Ovviamente non ci si può limitare al calcolo dell’investimento iniziale di questi interventi, ma occorre mettere già in preventivo il budget per le successive manutenzioni.
Infine dovremmo condividere con l’intero quartiere le tante attività culturali che ogni azienda organizza per conto proprio, perchè lo Spip possa iniziare a vivere anche fuori dall’orario di lavoro

Condividi su